Descrizione
Un vino, quello dello Jurançon, dai nobili natali. Accreditato grazie agli scritti di Colette sin dal battesimo di Enrico IV, divenne il vino della corte di Francia, e con esso si brindò quando convertendosi alla fede cristiana il Re Enrico disse la famosa frase: “Parigi val bene una messa”. Di certo essere svezzati in una culla costituita dal carapace di una gigantesca tartaruga non è da tutti, questo certamente avrà ben indirizzato i gusti del futuro sire, l’unico ad avere vinto tutte le battaglie nella quali in vita si cimentò. Sin dalla metà del 1400 era proibito importare vino da altre regioni, ed il parlamento di Navarra aveva già istituito una sorta di denominazione protetta al fine di valorizzare e proteggere le vigne del Bearn. Molto apprezzato da olandesi e americani, il vino attraverso delle chiatte veniva imbarcato lungo il fiume Adour e da qui a Bayonne, porto sull’atlantico. Dopo un’eclisse causata dalla filossera, grazie all’impegno della Cave de Gan e di alcuni produttori illuminati tra i quali Jean Bernard Larrieu, la zona è ritornata a splendere come non mai. Gros e Petit Manseng per i bianchi in versione secca o dolce, ed il Courbu cépage di grande razza per i bianchi da lungo affinamento.
Provenienza: Francia, Sud-Ovest,
Denominazione: Jurançon AOC
Vitigno: 70% Petit Manseng, 15% Courbu, 15% Camaralet
Annata: 2012
Alcol: 14%
Formato: 0,75l
Affinamento: 18 mesi sulle fecce fini
Abbinamenti: come aperitivo, ma anche su pesci d’acqua dolce e salata e carni bianche
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